6 cose da vedere gratis a Firenze


Se siete in viaggio a Firenze, non limitatevi ad ammirare le grandi opere d’arte degli Uffizi. Passeggiando per la città farete conoscenza con i moltissimi segreti della città del Giglio, che non sempre si scovano nelle guide turistiche.


La statua del Porcellino
all'entrata della Loggia del Mercato Nuovo
- Il Porcellino – Una curiosa statua  fa da guardia alla Loggia del Mercato Nuovo: è un cinghiale di bronzo, affettuosamente detto “il Porcellino”. Naturalmente, quella esposta alle intemperie e alle carezze che le riservano i turisti in cambio di un po’ di fortuna è solo una copia. La statua del XVII secolo è conservata in un museo, e a sua volta non è un’idea originale! Si ispira infatti al cinghiale ellenistico che incontrerete in un corridoio degli Uffizi!

- L’autoritratto di Benvenuto Cellini – Il Perseo con la testa di Medusa è una delle opere più belle esposte nella Loggia dei Lanzi, appena fuori da Palazzo Vecchio. Ma non tutti sanno che la statua trionfante nasconde l’autoritratto del suo autore: provate a guardare sulla nuca dell’eroe!
- Gli stemmi delle Arti – Le statue che circondano la chiesa di Orsanmichele sono dedicate ai santi protettori delle confederazioni di Arti e Mestieri, che nella Firenze medievale avevano grande influenza nella vita politica. Al di sopra di ognuno dei santi, si possono scorgere gli stemmi in terracotta invetriata delle sette confederazioni, Arte della Lana, del Cambio, di Calimala, dei Giudici e Notai, della Seta, dei Pellicciai, dei Medici e Speziali.
La tomba di Beatrice
in Santa Margherita de'Cerchi
- La tomba di Beatrice – A pochi passi dalla centralissima via de’ Calzaiuoli si trova la chiesa di Santa Margherita dei Cerchi, secondo alcuni il luogo in cui Dante incontrò per la prima volta la donna che poi lo accompagnerà nel suo viaggio ultraterreno. Vicino all’altare c’è una pietra tombale dedicata a Beatrice Portinari, meta di molti romantici pellegrini. In realtà, anche se la chiesa ospita le tombe della famiglia Portinari, è verosimile che la sepoltura di Beatrice si trovi all’interno di Santa Croce, insieme a quella del marito Simone de’ Bardi.

- Il diavolo di Giambologna – Se siete nei pressi di piazza della Repubblica, fatevi raccontare la storia di un curioso portabandiera dalle inquietanti sembianze demoniache, proprio in un angolo di Palazzo Vecchietti. L’autore è l’eclettico Giambologna, che, per ringraziare dell’ospitalità la ricca famiglia fiorentina dei Vecchietti, forgiò questo demonietto ispirandosi forse alla storia della cacciata del Diavolo da parte di San Pietro Martire, avvenuta a Firenze nel 1200. Secondo altre fonti, si tratterebbe invece di un satiro.
- Il graffito di Michelangelo – In piazza della Signoria è difficile concentrarsi e far caso alle piccole cose. Un po’ per la folla di turisti, un po’ per la torre di Palazzo Vecchio e le opere nella Loggia dei Lanzi che rubano tutta la scena. E invece, in un angolino, se ne sta una minuscola traccia del passaggio di un grande artista. Alle spalle del David, seguite la parete di facciata di Palazzo Vecchio, verso gli Uffizi. Su una pietra del bugnato è inciso il volto di un uomo, probabilmente opera di Michelangelo Buonarroti, che lo scolpì, secondo la leggenda, con le spalle volte alla parete! Non si conosce il nome dell’uomo raffigurato, forse un debitore di Michelangelo, che l’artista pensò bene di mettere alla gogna per sempre!